martedì 12 giugno 2012

Italiani e razzismo

Gli Italiani... sono razzisti?

Se facessimo questa domanda agli italiani, sono convinto che verrebbero fuori due schieramenti perfettamente identici nei numeri.

L'Italiano ha invaso il mondo. E come tutti i popoli che hanno vissuto direttamente il fenomeno dell'emigrazione, il razzismo l'hanno subito. E lo subiamo ancora. Ovunque.

ITALIA = MAFIA

Questa equazione la conosciamo bene.

E come tutti i popoli che hanno subito il razzismo... diventiamo razzisti. E' inutile negarlo. Non è certo un giudizio sommario. In linea generale... siamo razzisti. Non tutti, ovviamente. Ma il razzismo fa parte del nostro DNA. Riusciamo ad essere razzisti verso connazionali che abitano in regioni diverse dalla nostra. E riusciamo ad esserlo anche nei confronti di persone che vivono in città che distano 50Km dalla nostra. Addirittura tra comuni adiacenti si vivono quotidianamente episodi di "intolleranza".

E figuriamoci verso "lo straniero". Qui riusciamo a sfogare tutta la nostra ira. Tutto il nostro malessere lo scaraventiamo contro "lo straniero tutelato".

"Rumeni ed albanesi commettono reati e non vengono puniti!!!"
"Le tasse le paghiamo solo noi Italiani!!!"
"Facciamo entrare tutti... soprattutto i delinquenti!!!"
"Negli enti pubblici, gli stranieri hanno più diritti rispetto a noi cittadini italiani!!!"

Potrei scriverne centinaia di frasi "tipiche" come questa.

E' verso lo straniero che sfoghiamo tutta la nostra rabbia nei confronti di un sistema che non funziona. Ed il motivo per cui non funziona non è dovuto agli stranieri in Italia. Non funziona. E basta. Semplice.

E così fomentiamo l'odio nei confronti di Rumeni, Albanesi, Marocchini, Nigeriani,.... perché non possiamo accettare che un "ospite" possa commettere reati in un Paese che ti sta salvando la vita. Tale senso di intolleranza è umano nei confronti di una cosa "non giusta" come questa. E' umano ed anche sacrosanto.

Però facciamo un esercizio. Facciamolo tutti insieme. Immaginiamo di essere noi stessi... persone per bene che, però, vivono negli USA. Siamo Italiani. E siamo integrati nella società statunitense da parecchi anni. Abbiamo un buon lavoro ed una famiglia. Purtroppo c'è una comunità di Italiani malavitosi... mafiosi. Nel giro di due anni, questa organizzazione di delinquenti, uccide due dei migliori giudici statunitensi da sempre impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata. E parallelamente ci sono anche interi gruppi di delinquenti italiani disperati che rubano... uccidono per due soldi... e vivono in quartieri dove non ci si può neanche avvicinare.
Ecco... adesso prendete un americano. Provate a convincerlo che voi non siete così, nonostante voi siate Italiani. Ma fate bene attenzione ad una cosa: guardate negli occhi di quella persona che vi sta osservando. E cercate di capire cosa stia pensando... ma soprattutto cercate di interpretare bene il modo in cui vi sta guardando.

Vita difficile quella dell'emigrato per bene che vorrebbe "solo" inserirsi in un'altra società... Chiedetelo ai vostri avi durante qualche seduta spiritica. :-)

lunedì 4 giugno 2012

Zombie e dintorni

Avete letto questo articolo?

Si parla di zombie. Alcuni accadimenti degli ultimi giorni, sembrerebbero delineare l'ipotesi di un'improvvisa "epidemia di antropofagia".

Caspita. Ancora mi ricordo la prima volta che ho visto il film Zombi. Ve lo ricordate? Io ero un ragazzino. Mi viene ancora in mente la scena nel centro commerciale. Ero ipnotizzato. Certo, guardarlo ora... verrebbe da ridere. Non tanto perché sono (parecchio) cresciuto. Ma per gli effetti speciali dell'epoca. Era il 1978. Io l'avrò visto una decina di anni dopo.

Comunque fa riflettere quell'articolo. Le autorità americane hanno addirittura dovuto smentire ufficialmente che non si tratta di un'invasione di zombie. Che popolo strano quello americano. L'influenza della cinematografia si fa parecchio sentire.

Piuttosto, sarebbe da analizzare meglio l'effetto delle nuove droghe. Generalmente, i pazzoidi che arrivano a compiere gesti simili sono sotto l'effetto di acidi e droghe di nuova generazione. Un qualunque "complottista" (e io ne conosco parecchi) arriverebbe a dire che questo scenografico intervento da parte delle autorità americane nasconderebbe l'imbarazzo di dover spiegare alla comunità che sono in commercio delle droghe che rendono zombie le persone... fino a portarle a deliranti azioni di vero e proprio cannibalismo.

Non lo so. So solo che è preoccupante vedere che i protagonisti di queste tragiche azioni siano sempre giovani disadattati. Forse ci si dovrebbe interrogare più su questo aspetto. E non sull'ennesima scenografia del film creato intorno ad un reale fenomeno drammatico.