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venerdì 27 aprile 2012

Il ritorno dell'orco


E ci risiamo.

L'ennesimo ed insopportabile omicidio passionale.

Di nuovo l'orco che si porta via, questa volta, un angelo di 20 anni. E di nuovo quel senso di rabbia collettiva che ci rende orchi tra gli orchi. "Ce l'avessimo tra le mani quel bastardo...". Chiunque l'ha pensato.

Perché tutta questa violenza? Perché l'uomo non è più in grado di gestire una relazione che finisce?
Oggi si parla tanto di stalking, ed esperti affermano che le cause di questo comportamento siano da attribuire al fatto che l'uomo non abbia ancora del tutto "metabolizzato" l'emancipazione femminile.

Da uomo che ha vissuto direttamente l'interruzione di una relazione consolidata e durata parecchio tempo, posso confermare che l'elemento debole in queste situazioni è molto spesso l'uomo. E i fatti lo dimostrano.

Ma la violenza, a mio parere, non può essere diretta conseguenza dalla disperazione nel vedere terminato il rapporto che ci ha tenuti legati ad un'altra persona. Io non posso credere che un non-violento per natura possa arrivare ad uccidere in preda ad un improvviso raptus. E ad uccidere la persona che ha amato o cha ama ancora.

Possiamo andare avanti per l'eternità a discutere su temi come l'emancipazione femminile, il ruolo dell'uomo e della donna nella società odierna, la violenza nei confronti delle donne... Questi problemi vanno risolti alla radice: dall'educazione che arriva dalle scuole e dall'interno delle mura domestiche.

E la mia sensazione è che un tempo la scuola fosse l'elemento fondamentale per l'educazione infantile... ma solo perché alle spalle c'erano nuclei familiari solidi ed attenti all'educazione dei propri figli. E' inutile prendersela con gli insegnanti. Io avevo rispetto per la mia maestra e con tutti noi era autorevole, se non addirittura autoritaria. Perché era anche un'educatrice: se sbagliavamo, ci sgridava. Ma poteva farlo. Perché gli alunni che seguiva la rispettavano. E questo grazie alle famiglie di quei bambini che sono riusciti a trasmettere loro l'importanza di quella figura.

I bambini di oggi sono oramai dei mini-adulti che vivono quotidianamente lo stesso identico stress che vivono i genitori. Ma non hanno ancora le forze per poter sopportare quel tipo di stress da soli. Oggi i problemi nascono all'interno delle mura domestiche, dove non c'è più "tempo" per dialogare e non si è più in grado di correggere quei piccoli errori che tutti ci troviamo a dover affrontare durante la nostra crescita. Quei piccoli errori che genereranno individui insicuri, repressi e violenti... tanto da arrivare a rubare la giovane... troppo giovane vita di Vanessa.