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lunedì 7 ottobre 2013

Finalmente potrà valutare il ritorno...

In questo periodaccio siamo tempestati di notizie negative su tutti i fronti.

Ma una buona notizia è arrivata: il Califfo nazionale potrà finalmente riposare in pace, dopo tutte le polemiche e le allucinanti trafile burocratiche che l'hanno "parcheggiato" per mesi in un anonimo spazio.

Adesso puoi riposare in pace, Califfo. E fossi in te... escluderei in modo assoluto il ritorno.

Questo pianeta non ti merita...


martedì 2 aprile 2013

Non escludo il ritorno

Il titolo di questo post è il titolo di una canzone di Franco Califano.
Ma non è solo il titolo di una sua canzone: è anche ciò che Califano ha voluto fosse scritto sulla sua lapide. Era un genio Califano, al di là del suo particolare modo di interpretare la vita.

Questa Pasqua ci ha portato via due geni del panorama musicale del nostro secolo: Enzo Jannacci e Franco Califano.

Il primo, medico prima di ogni altra cosa. Ma un medico con la voglia di cabaret. Un cardiochirurgo con la voglia di vivere una vita "di contrasto". Un uomo che ha vissuto "in fase" la vita da medico professionista... ed "in controfase" la vita da mattatore del palcoscenico.

Il secondo, poeta prima di ogni altra cosa. Ma un poeta con la voglia di vivere sul filo del rasoio la propria vita, fatta di eccessi e senza regole. Un uomo che ha sempre vissuto "in controfase", perché della normalità non se ne sarebbe fatto niente.

Due artisti se ne vanno. Anzi, altri due artisti se ne vanno. Persone che nel loro piccolo hanno costruito un pezzo della storia di questo Paese. E' brutto vederli andare via così. Ce li immaginiamo immortali e sempre presenti. E invece no, anche loro arrivano al capolinea.

Due pezzi di storia. Due uomini prima di ogni altra cosa.

Grazie Enzo. Grazie Franco.