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lunedì 3 dicembre 2012

Il nuovo che avanza... Sì, ma adesso è meglio di no.

Una bella premessa a caratteri cubitali: la Politica, ahimé, mi interessa poco.
Questo post non ha neanche lontanamente il sapore del mini-comizio politico.

Per mia natura, non sono in grado di prendermi in giro. E non riesco ad accettare il fatto che oggi la Politica non sia qualcosa di serio... qualcosa di credibile.

Serietà e credibilità sono stati storicamente gli elementi fondanti della Politica. Abbiamo vissuto per anni in un Paese civile e democratico. E questo lo dobbiamo ai grandi uomini che con la Politica hanno costruito il futuro... nonché il nostro presente.
Uomini seri e credibili hanno investito la loro vita nell'illusione di poter essere d'esempio per le generazioni future. Ma il progetto è fallito. Il progetto orientato al continuo miglioramento della qualità della vita... è inesorabilmente fallito.
Non ho le capacità di individuare cause e responsabilità. Ma il progetto è fallito. Punto e basta.

La Politica ha perso di credibilità. Le persone che si avvicinano alla Politica diventano, nel migliore dei casi, poco credibili dopo pochissimo tempo.
Serietà e credibilità non sono più requisiti richiesti per poter diventare elemento attivo nella classe dirigente di una società. Peccato.

I grandi uomini della storia pensavano alle generazioni future. Oggi si pensa solo più al presente. E non si ha nemmeno rispetto del proprio passato.
Un po' di responsabilità da parte dell'istruzione la intravedo. Ma non mi interessa, ora, approfondire questo tema.

Volevo solo esprimere un'impressione riguardo al tema di queste ore: le primarie del PD che ha visto contrapposti Bersani e Renzi. Non intendo esprimere giudizi sulle due persone.

Ma l'impressione che ho avuto è questa:
  • Bersani, classe 1951, inizia la sua carriera politica "attiva" nel 1980 come assessore
  • Renzi, classe 1975. inizia la sua carriera politica "attiva" nel 1999 in qualità di segretario comunale del Partito Popolare Italiano
  • la gente si trova a dover scegliere tra "novità" ed "esperienza"
... e non ha dubbi: sceglie l'esperienza. Si ha poca fiducia di qualcosa di diverso da ciò che conosciamo da sempre. La gente teme il cambiamento. La Politica che abbiamo sempre conosciuto ha la faccia di Bersani... non di Renzi. Renzi non sembra un politico. Viviamo di stereotipi.

La gente disprezza la Politica. Ma non sente il peso della responsabilità di dover cambiare tutto. Radicalmente. Anche nell'immagine.

Siamo un Paese vecchio. Non un Paese di vecchi. Siamo vecchi già a 30 anni. Rassegnati a dover vivere nell'unica realtà che conosciamo. Ci si piange addosso. Ed è la cosa più semplice che si possa fare. Il potersi lamentare continuamente è l'alibi... quello che ci permette di non sentirsi responsabili di fronte ad una civiltà che tende precipitosamente alla distruzione.