Visualizzazione post con etichetta Anonymous. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Anonymous. Mostra tutti i post

martedì 30 ottobre 2012

Anonymousmania

L'informatica è forse la colonna portante della mia vita. Mi sono avvicinato ad essa quando avevo 11 anni. E non nel modo consueto, tipico dei giovanotti di quell'età. Sì è vero, anche i videogiochi... ma soprattutto i primi programmini in GWBasic, Pascal, C (ANSI!!!).

In TV guardavo roba tipo Automan, film come Tron e Wargames - Giochi di guerra. E mi incantavo a vedere quelle immagini di tecnologia primordiale, ma così futuristica.
Giocavo con i Lego, e ci costruivo improbabili sistemi di calcolo che erano vie di mezzo tra personal computer e stampanti.

Poi sono venuti fuori gli Hackers.
Invito coloro che immaginano un hacker come un tizio mezzo malavitoso, ma con la faccia da pirla (tipico del nerd disadattato) pronto a far danni entrando nei PC di chiunque per rubare informazioni e soldi... a leggere attentamente il post di Wikipedia che spiega bene le VERE origini del termine hacker. Se poi avete ancora voglia di approfondire il tema, vi invito a conoscere LUI... un vero mito in ambito informatico... un vero hacker, nonché principale esponente del movimento del software libero: Richard Stallman (e qui mi inchino).

Adesso c'è Anonymous, un'associazione di personaggi non meglio identificati... organizzati in una non-organizzazione (dove ognuno fa un po' quel che gli pare)... che "attaccano" siti, enti governativi, pubbliche ammistrazioni a caso per combattere battaglie non chiare.

Insomma, a me 'sta roba non affascina. Ma per niente!!! Sarà che ormai sto diventando vecchio. Ma le azioni che compie quotidianamente questo non-gruppo... non mi interessano. E a dir la verità. non credo di essere l'unico ad essere disinteressato a queste dimostrazioni di "forza".

Leggetevi (qui) uno degli ultimi "attacchi italiani" da parte di Anonymous nei confronti della Polizia di Stato. Riporto il paragrafo finale:
"Ma perchè questo gesto? Il motivo è spiegato proprio da Anonymous, i quali sembra vogliano rivendicare l’introduzione del reato di tortura, telesorveglianza continua delle azioni delle Forze dell’Ordine, la presenza di un codice identificativo sulle giacche degli agenti e il totale disarmo proprio dei poliziotti durante manifestazioni e cortei."

Allora... 4 nerds non organizzati... si mettono a "violare un sistema informativo" come quello della Polizia di Stato... per rivendicare la telesorveglianza e per pretendere il disarmo dei poliziotti??? E questi fantomatici attacchi, oltretutto, arriverebbero "da fuori"? Mah. Può essere.
Lo sappiamo tutti: non esistono sistemi informativi sicuri. E non serve Anonymous per dimostrarcelo.

Ci tengo a citare il principio del Rasoio di Occam:
"A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire"
Perché scomodare 4 sfigatissimi nerds con l'intento di violare complessi sistemi infromativi agendo dall'esterno... quando è sufficiente un non troppo esperto di informatica che possa agire dall'interno?

Anonymous e Hackers... hanno poco in comune. Negli intenti. Ma soprattutto nei modi.