martedì 28 agosto 2012

L'arte che genera emozione

Spesso mi capita di andare a "zonzo" per Youtube. Una di queste volte mi sono imbattuto in alcune performance di un'artista di cui non avevo mai sentito parlare.
Sono un convintissimo estimatore di Fabrizio De Andrè, e sono andato a ricercare l'esibizione live di Geordie al Teatro Brancaccio nel 1998, insieme alla figlia Luvi (ecco qui).
E mentre osservavo in estasi quel magico momento (come avrei voluto essere presente a quel concerto!!), mi cade l'occhio in uno dei link a destra proposto da Youtube.

Ed ecco cosa trovo...


Rimango incantato. Lei si chiama Antonella Natangelo.

Che meraviglia l'arpa. Che brava che è questa Antonella. Che emozione...

Giuro: erano anni che non provavo un'emozione così forte assistendo, per di più tramite un video, all'esibizione musicale di un'artista.

Brava Antonella!!! E grazie...

martedì 7 agosto 2012

C'era una volta il Calcio... o forse non c'è mai stato.

Massììì... due pensieri su quanto sta accadendo allo sport più praticato e diffuso nel nostro Paese: il Calcio. Premetto che non sono un "malato di Calcio"... uno di quelli che arriva al Lunedì e, con i colleghi d'ufficio, commenta ogni singola azione di ogni singola partita giocata il giorno precedente.

Sarebbe davvero facile sparare a zero su questo mondo, ormai (sicuramente troppo) inquinato da aspetti economici gestiti da SpA, televisioni, mega-imprenditori e multinazionali che sponsorizzano ogni singolo evento. Lo sport non può che passare in secondo piano in un contesto simile.

E in mezzo a tutta questo terreno fertile, non può che infiltrarsi la malavita. La malavita travestita da SpA... da televisioni... da mega-imprenditori... da multinazionali.

Imbarazzante osservare i movimenti della Difesa degli imputati (vedi il patteggiamento di Antonio Conte). La dimostrazione che si sta giocando su un terreno governato da QUELLE regole. Dove tutto funziona, ma ogni tanto qualcosa va storto. Tanto vale "limitare i danni".

Il Calcio è ormai una scacchiera.
I pedoni sono gli inconsapevoli, quelli che ancora si illudono di vivere in un mondo vissuto all'insegna della passione, dei valori sportivi, del sudore e dell'allenamento. E tra i pedoni metto anche quei tifosi che, teneramente, pubblicano post su Facebook messaggi di condanna nei confronti di persone e società.
Poi ci sono i pezzi "importanti", quelli consapevoli che alimentano un mondo che non potrebbe andare altrimenti viste le regole imposte dal gioco. Ogni tanto... ne muore uno.
E poi ci sono i giocatori della partita a scacchi.

Non sarà certo rovesciando la scacchiera che si risolveranno i problemi del Calcio. Se davvero si volesse cambiare qualcosa... bisognerebbe rovesciare chi sta seduto al tavolo a giocare quella partita.

Ma chi è disposto a farlo? Chi può buttare giù poteri forti come quelli che governano oggi il mondo del Calcio?

Io credo che l'unica soluzione con un minimo di senso sia stata espressa da Mario Monti: "Forse ci vorrebbe la sospensione del calcio per 2-3 anni". Non so quanta consapevolezza ci fosse dietro a questa dichiarazione. Però temo che l'unico modo per colpire la macchina da soldi che gira intorno al Calcio, vera responsabile di tutti questi deliranti accadimenti, sia fermarsi.

Perché se si ferma la macchina... i malavitosi sono costretti a muoversi verso altri fronti. Ma indeboliti...

venerdì 27 luglio 2012

Arrivederci a prestissimo!!!



Beh... sfrutto un po' il mio blog per augurare, a tutte le pochisssssime persone che vengono qui a trovarmi, buone vacanze. Mi raccomando: RI PO SO !!!!
Quest'anno me ne starò a riposo per ben 4 settimane. Ci volevano proprio. :-)
CIAOOOOOOO!!!!

martedì 10 luglio 2012

Sara Tommasi... eh?????



Ma sì dai... ne parlano tutti. I tormentoni su FB sono già partiti. E devo ammettere che molti post mi hanno fatto decisamente sorridere... anzi, ridere veramente.

Ho preso una delle immagini che stanno girando su FB (quella che vedete), ed in effetti non si riesce a non ridere ad un'immagine come questa. :)))

Non ce la faccio. Davvero. Magari qualcuno potrà anche non crederci, ma io questa Sara Tommasi, fino ad oggi, non sapevo neanche chi fosse. Sì lo so, adesso qualcuno mi accuserà di fare il finto perbenista, quello che poi va in giro a cercare i pornazzi. Ve lo giuro: ho più volte sentito parlare di questa Sara Tommasi, mi è capitato di vederla un paio di volte in TV (bisogna ammettere che stiamo parlando di un gran bel pezzo di figliuola... ops!!!)... ma non ho mai capito né voluto capire chi fosse.

Così sono andato sul solito San Wikipedia da Sotutto (qui). E allora ho esclamato: "AZZ!".

"Dopo aver conseguito la laurea in economia presso l'Università Bocconi di Milano, ha conseguito il diploma di recitazione e di dizione presso il CTA di Milano e ha seguito uno stage di recitazione all'Actor's Studio di New York"


Ahhpperò!!! Allora dietro quell'espressione ridicola (non ce la faccio... ogni volta che la guardo un attimo mi viene da ridere... e poi guardate questo post su FB!!!!!) c'è una persona!!! E anche con gli attributi... sembrerebbe.

E poi... il patatrac. Leggo in giro notizie sulla ragazza. Cocaina... Rubygate... alieni (??!?!??)... ma che tristezza. Stavo quasi per considerarla un mito. La ragazza fuori dagli schemi, laureata, intelligente e che gioca sulle "debolezze" della società odierna per far soldi, carriera ed avere notorietà. Discutibile nei modi... ma apprezzabile nel modo deciso in cui insegue i propri intenti. E invece no. La solita mezza sbandata. Figlia di un mondo pseudo-aristrocratico fatto di festini, vecchi bavosi, ex-premier ( ... ihihihihi...), capitalisti che vivono una vita di perversioni e... solitudine. Tremenda solitudine.

Così finisce la storia di un mito mai nato. Fra qualche giorno nessuno parlerà più del video porno di Sara Tommasi. Lei non saprà più cosa inventarsi. E assistiremo all'ennesimo caso di quasi-vip che esce, a forza, dal palcoscenico... con i fischi di tutti. Spero per lei che questo non accadrà. Ma sembra di assistere a qualcosa di già visto...

martedì 12 giugno 2012

Italiani e razzismo

Gli Italiani... sono razzisti?

Se facessimo questa domanda agli italiani, sono convinto che verrebbero fuori due schieramenti perfettamente identici nei numeri.

L'Italiano ha invaso il mondo. E come tutti i popoli che hanno vissuto direttamente il fenomeno dell'emigrazione, il razzismo l'hanno subito. E lo subiamo ancora. Ovunque.

ITALIA = MAFIA

Questa equazione la conosciamo bene.

E come tutti i popoli che hanno subito il razzismo... diventiamo razzisti. E' inutile negarlo. Non è certo un giudizio sommario. In linea generale... siamo razzisti. Non tutti, ovviamente. Ma il razzismo fa parte del nostro DNA. Riusciamo ad essere razzisti verso connazionali che abitano in regioni diverse dalla nostra. E riusciamo ad esserlo anche nei confronti di persone che vivono in città che distano 50Km dalla nostra. Addirittura tra comuni adiacenti si vivono quotidianamente episodi di "intolleranza".

E figuriamoci verso "lo straniero". Qui riusciamo a sfogare tutta la nostra ira. Tutto il nostro malessere lo scaraventiamo contro "lo straniero tutelato".

"Rumeni ed albanesi commettono reati e non vengono puniti!!!"
"Le tasse le paghiamo solo noi Italiani!!!"
"Facciamo entrare tutti... soprattutto i delinquenti!!!"
"Negli enti pubblici, gli stranieri hanno più diritti rispetto a noi cittadini italiani!!!"

Potrei scriverne centinaia di frasi "tipiche" come questa.

E' verso lo straniero che sfoghiamo tutta la nostra rabbia nei confronti di un sistema che non funziona. Ed il motivo per cui non funziona non è dovuto agli stranieri in Italia. Non funziona. E basta. Semplice.

E così fomentiamo l'odio nei confronti di Rumeni, Albanesi, Marocchini, Nigeriani,.... perché non possiamo accettare che un "ospite" possa commettere reati in un Paese che ti sta salvando la vita. Tale senso di intolleranza è umano nei confronti di una cosa "non giusta" come questa. E' umano ed anche sacrosanto.

Però facciamo un esercizio. Facciamolo tutti insieme. Immaginiamo di essere noi stessi... persone per bene che, però, vivono negli USA. Siamo Italiani. E siamo integrati nella società statunitense da parecchi anni. Abbiamo un buon lavoro ed una famiglia. Purtroppo c'è una comunità di Italiani malavitosi... mafiosi. Nel giro di due anni, questa organizzazione di delinquenti, uccide due dei migliori giudici statunitensi da sempre impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata. E parallelamente ci sono anche interi gruppi di delinquenti italiani disperati che rubano... uccidono per due soldi... e vivono in quartieri dove non ci si può neanche avvicinare.
Ecco... adesso prendete un americano. Provate a convincerlo che voi non siete così, nonostante voi siate Italiani. Ma fate bene attenzione ad una cosa: guardate negli occhi di quella persona che vi sta osservando. E cercate di capire cosa stia pensando... ma soprattutto cercate di interpretare bene il modo in cui vi sta guardando.

Vita difficile quella dell'emigrato per bene che vorrebbe "solo" inserirsi in un'altra società... Chiedetelo ai vostri avi durante qualche seduta spiritica. :-)