lunedì 10 giugno 2013

Articolo 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Già. Fondata sul lavoro.
E poi leggi notizie come queste.

Si può negare il lavoro ad un individuo? 
No.

Si può negare ad una persona di potersi costruire una vita? 
No.

Può una società evoluta come la nostra abbandonare le persone in difficoltà? 
No.

E' normale che quotidianamente ci siano persone che preferiscono la morte piuttosto che portare avanti una non-vita? 
No.

E' giusto che la gente stia iniziando ad abituarsi a non-vivere?
No.

Si può fare qualcosa per cambiare questo sistema?
Sì.

Demolire tutto e ricostruire... o forse... Demolire tutto... e iniziare a costruire.

Un pensiero a chi ha deciso di spegnere la luce per non vedere più ciò che stiamo vivendo nel nostro tempo.


sabato 25 maggio 2013

Ciao...

Una mattina mi son svegliato
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano portami via
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir

Seppellire lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior

E le genti che passeranno
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior

Questo è il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà

giovedì 25 aprile 2013

Il Paese dei denti marci

Probabilmente qualcuno rimarrà infastidito leggendo l'ennesimo post "contro" una categoria professionale.
Io odio le lobby. Ma quella dell'Odontoiatria è quella che meno riesco a tollerare.
Ora, è evidente che nessun Dentista ammetterà mai l'esistenza di una lobby. Viene sempre tirato in ballo l'alto "costo dei materiali". Può essere.
Una cosa è innegabile però: siamo nell'ambito della Sanità. Non stiamo parlando di compravendita di immobili. Non stiamo parlando di automobili di lusso.
Stiamo considerando normale che le persone non abbiano la possibilità di curarsi.
Siamo di fronte a Professionisti che giurano di:
curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario.
E invece viviamo, e ormai accettiamo, una disgustosa discriminazione della condizione sociale: chi ha soldi avrà una bocca sana, chi non ha soldi (tanti soldi) avrà una bocca malata.

E continuiamo a considerarci un Paese civile...

Vi racconto una mia esperienza.
Tempo fa, ho avuto bisogno di un dentista per due devitalizzazioni e due ricostruzioni. Quindi vado dal solito amico dentista di un mio amico (da noi è una prassi muoversi in questo modo). Proprio perché sono amico dell'amico di un non si sa quale amico di quale parente... 800€ (vi lascio il dubbio sulla questione "fattura"), ma con due ricostruzioni "temporanee". A questi si sarebbero dovuti aggiungere 600€ per corona (quindi in totale 1200€). Faccio il lavoro da 800€. Per tre mesi, mangiare diventa un incubo, perché sono presenti spaziature, tra i denti ricostruiti e quelli vicini, che infiammano le gengive e provocano forte dolore. Eh ma ero stato avvertito: le corone risolveranno il problema.
Mi capita di andare, per vacanza, in Romania. Ho detto vacanza eh... non sono andato per turismo dentale (fenomeno ormai di moda... ovviamente). E, sotto consiglio, vado da una Dentista. Giovane, bello studio, pulitissimo. Già che sono qui... facciamo una detartrasi. Ehm... c'è una carietta. Otturazione. Ma sì, già che sono qui. Poi le spiego il mio "problema".
Non riesco manco più a mangiare dal dolore. Mi spiega, con molta professionalità e senza voler accusare il collega che ha fatto quel lavoro, che la ricostruzione, anche se apparentemente temporanea, è stata fatta male. Non solo, è stato anche usato un materiale che si tende a non usare più perché parecchio fragile. Però, sarebbe bastato fare un lavoro un po' più "preciso" ed io non avrei sentito quel dolore. Non solo!!! Mi spiega che per i denti sottili come i miei, non conviene mettere le corone, perché bisognerebbe limare un po' il dente che però è già troppo sottile, con il rischio di indebolirlo ulteriormente e rendere la corona poco efficace (rischierebbe di rompersi facilmente).
La soluzione è rifare la ricostruzione... ma con un materiale pregiato.
Mi vengono alla mente tutte le cose che sento dire qui: "Eh ma che materiali usano... Eh ma la pulizia... Eh ma non sono professionali...". Ammetto: ho un po' di ansia, influenzato da ciò che viene detto qui da noi riguardo i Dentisti oltre-confine.
Butto un occhio sui materiali... Non starò a citare le marche, ma sono le stesse dei materiali usati dai nostri dentisti. Prima ricostruzione. Il giorno dopo, seconda ricostruzione. Finalmente posso mangiare.
Sono due anni che ho quelle ricostruzioni e non ho più avuto problemi. Mentre sono lì, arriva anche un rappresentante. Sento i prezzi dei materiali. Ma non si diceva che il vero problema è relativo al costo di quei materiali? Possibile che un'azienda come 3M stabilisca prezzi così diversi a seconda del Paese in cui organizza il proprio business? Può essere. Non so rispondere a questa domanda.
Sta di fatto che ho trovato molta più professionalità e molta più attenzione in quella dottoressa che in quello che mi ha "curato" qui in Italia. Ovviamente sarà stato un caso. Qui da noi è pieno di Professionisti in gamba, ed in Romania ci saranno anche Dentisti macellai. Ma sarà vero anche il contrario, quindi il pregiudizio ha valore nullo.

Ah... dimenticavo... per tutti quei lavori fatti in Romania e che mi hanno restituito la possibilità di mangiare serenamente... ho speso 80€.

Ma sarà colpa dei materiali...

martedì 2 aprile 2013

Non escludo il ritorno

Il titolo di questo post è il titolo di una canzone di Franco Califano.
Ma non è solo il titolo di una sua canzone: è anche ciò che Califano ha voluto fosse scritto sulla sua lapide. Era un genio Califano, al di là del suo particolare modo di interpretare la vita.

Questa Pasqua ci ha portato via due geni del panorama musicale del nostro secolo: Enzo Jannacci e Franco Califano.

Il primo, medico prima di ogni altra cosa. Ma un medico con la voglia di cabaret. Un cardiochirurgo con la voglia di vivere una vita "di contrasto". Un uomo che ha vissuto "in fase" la vita da medico professionista... ed "in controfase" la vita da mattatore del palcoscenico.

Il secondo, poeta prima di ogni altra cosa. Ma un poeta con la voglia di vivere sul filo del rasoio la propria vita, fatta di eccessi e senza regole. Un uomo che ha sempre vissuto "in controfase", perché della normalità non se ne sarebbe fatto niente.

Due artisti se ne vanno. Anzi, altri due artisti se ne vanno. Persone che nel loro piccolo hanno costruito un pezzo della storia di questo Paese. E' brutto vederli andare via così. Ce li immaginiamo immortali e sempre presenti. E invece no, anche loro arrivano al capolinea.

Due pezzi di storia. Due uomini prima di ogni altra cosa.

Grazie Enzo. Grazie Franco.

lunedì 18 marzo 2013

Habemus... mò l'habemus.

Sì sì. Lo so. Il titolo di questo post farà infuriare i cattolici più estremisti che hanno apprezzato la figura (e l'operato) di Papa Benedetto XVI.
Perché in questo titolo sembrerebbe celarsi il messaggio "Dopo Papa Giovanni Paolo II non abbiamo più avuto un Papa. Ora ce l'abbiamo.".

Beh... sì è vero. Lo penso veramente. Non è poi troppo celato il messaggio.

Non dovrei parlare di Chiesa, perché non ne riconosco autorità ed autorevolezza. Eppure mi ritrovo spesso a parlarne.

Ma è inevitabile: non si può ignorare una personalità importante come il Papa. Una persona che è una "guida" per milioni di individui. Ignorarne l'importanza è da stupidi. Ignorare ciò che rappresenta per l'umanità... è da ignoranti. Il Papa è forse, in assoluto, la personalità che più ha impatto nel "sociale", ma soprattutto nella parte introspettiva degli individui.

E non si può negare che, appena ha preso la parola nel momento della proclamazione, la maggiorparte delle persone ha tirato un sospiro di sollievo e pensato: "Finalmente".

Non voglio certo parlar male del Papa Emerito. Ma negare il fatto di aver scelto un Papa "di transizione" perché era impossibile, in quel momento, sostituire una figura come Papa Giovanni Paolo II... è un po' negare la realtà.

Una realtà confermata, ora, dall'arrivo di un Uomo. Un Uomo come lo era quel Polacco che ha lasciato tutti interdetti... e la cui "grandezza" è stata riconosciuta da tutti, anche dai non credenti.

In quella veste bianca è tornata l'umanità di cui avevamo bisogno. 
E' tornato il volto di un uomo. 
E' tornata una persona che sente, con responsabilità. la necessità di dover cambiare qualcosa.
E' arrivata una persona che sente il peso della responsabilità di ciò che rappresenta.

Tanti Auguri Papa Francesco I.

PS: questa foto... è FANTASTICA.